Tra il dire e il fare: il made in Italy giocato dai bambini
Gli ingredienti del progetto
Dagli strumenti musicali della Mozartina (Museo di Paularo di Udine), alle geometrie di pesci e conchiglie conservati al Museo malacologico di Bellaria Igea Marina, ai film di Fellini per Rimini: le collezioni museali, i detentori di antichi saperi artigianali, i bambini amanti del gioco e del giocare sono gli ingredienti del progetto che mira a realizzare 3 scatole gioco, made in Italy, capaci di condensare il meglio della cultura italiana in oggetti divertenti, utili e educativi a disposizione delle scuole della rete e dei musei italiani.
È il marchio partner di progetto. Valorizzazione del patrimonio culturale, design e “fatto solo in Italia” sono i tratti identificativi del marchio. Italiantoy è un brand di giochi e materiale educativo ispirato ai grandi maestri italiani (Alberto Manzi, Maria Montessori, Bruno Munari…) e commercializzato in Francia, Germania, Spagna, Austria, Svizzera e Italia.
Come nasce un italiantoy
In partenariato con Zaffiria, proprietaria del marchio Italiantoy, le tre scuole realizzano un prodotto originale passando per queste fasi: ricerca pluridisciplinare (con gli strumenti di progettazione dal Metodo Bruno Munari, designer e artista), ideazione e progettazione, studio dei vincoli legati alla sicurezza dei giocattoli (anche per sensibilizzare i bambini su temi fondamentali come quello della legalità e della sicurezza del giocattolo), prototipazione, test, packaging, produzione del materiale video e cartaceo (in due lingue) del gioco (seguendo le fasi reali del lancio prodotto), produzione del materiale per i social network per favorire l’engagement. Viene progettata una campagna di marketing e prodotto il business plan (semplificato) per soffermarsi sui “problemi” da identificare e risolvere per lanciare sul mercato un prodotto che ha il “made in Italy” come tratto distintivo.
Un seminario per tutti
I 3 prodotti saranno presentati in un seminario finale rivolto alle scuole e agli operatori culturali per l’infanzia e l’adolescenza. Nel seminario verrà presentata la didattica laboratoriale sperimentata con le classi per la valorizzazione del Made in Italy, la formazione agli insegnanti realizzata e la modalità di lavoro in équipe con gli artigiani e con Zaffiria/Italiantoy. Il rapporto scuola-territorio, finalizzato ad un prodotto reale e concreto, e non alla simulazione del percorso, permette a bambini e docenti di lavorare sulle discipline attraverso la sperimentazione della “bottega” in cui apprendere tecniche, strumenti, materiali per imparare a progettare. Fare comprendere ai bambini le ricadute operative e pratiche delle conoscenze scolastiche, far toccare loro con mano l’importanza delle discipline come strumenti indispensabili alla buona riuscita del progetto, imparare ad amare il made in Italy come racconto del fare e dell’essere di una comunità che ha sedimentato nelle pratiche del lavoro competenze, racconti, tradizioni, identità sono gli obiettivi che il progetto si pone prima di vivere e poi di raccontare e testimoniare nel seminario finale che alterna momenti di riflessione frontale a momenti laboratoriali per meglio diffondere le tecniche sperimentate. Nel progetto e nel seminario finale, i musei sono il luogo dell’ispirazione e dell’invenzione a partire dagli oggetti collezionati, gli artigiani precisano i gesti dei bambini, Zaffiria traduce un processo produttivo in un percorso didattico (e un percorso didattico in un processo produttivo) dove il concetto di italianità ha più declinazioni: l’estetica, gli aspetti culturali, le competenze artigianali, il saper fare di generazione in generazione.
Alla Spielwarenmesse di Norimberga
I 3 prodotti vengono anche presentati alla Spielwarenmesse di Norimberga, la più importante fiera del giocattolo d’Europa e del mondo cui Italiantoy partecipa ogni anno. Una parte dello stand valorizzerà il lavoro fatto dai bambini come interpreti della cultura locale attraverso l’oggetto giocattolo mostrando il brand ideato da loro, i prodotti e i materiali. Un ultimo momento è legato ai social network e agli organi di informazione: prevediamo uscite costanti sui social e un approfondimento sulle testate per bambini. Zaffiria si impegna a presentare i prodotti delle scuole presso i festival e le occasioni culturali cui collaborerà e mette a disposizione del progetto il proprio ufficio stampa.