Il lavoro degli studenti della scuola secondaria di primo grado di Paularo si è sviluppato con una parte di installazione a partire dalle “improbabili sculture sonore” progettate dai ragazzi e dalle ragazze negli incontri precedenti.
È stato poi realizzato un mazzo di carte che potesse suonare riprendendo le musiche carniche e i suoni registrati nella natura e negli ambienti di vita degli alunni: il bosco, il vento, lo scorrere dell’acqua ma anche la filastrocca di una nonna e gli strumenti della Mozartina, museo di antichi strumenti musicali che ha sede proprio a Paularo.